22 giorni di vita

22 giorni di vita la data di scadenza impressa come un marchio a fuoco, sulle giovani vite degli animali da fattoria. Esattamente come tutti i prodotti della grande e piccola distribuzione. Questo sistema di mercificazione della vita è profondamente immorale.

Perché non mangi i formaggi?
È la domanda più gettonata.
E la frequenza con cui mi viene rivolta evidenzia la scarsissima conoscenza sui brutali metodi di produzione dei prodotti caseari.

Raccapriccianti dettagli che il consumatore ignora.

L’industria lattiero-casearia è strettamente connessa all’industria della carne e, non è di certo, meno sanguinaria.

Innanzitutto, chiariamo che le mucche sono dei mammiferi, per cui producono latte, solo durante la gestazione.

Dopo il parto il vitellino viene separato dalla madre e nutrito con latte artificiale perché quello della mucca è destinato al consumo umano.
Ovviamente il vitello verrà condotto, giovanissimo, al macello.

Premesso quindi, che la produzione di latte non è etica, affrontiamo nel dettaglio la realizzazione del formaggio.

Sapete che cos’è il caglio e a cosa serve?

Il caglio è composto da una miscela di enzimi grazie ai quali il latte si addensa durante il processo di caseificazione.

È un prodotto di origine animale secreto nello stomaco dei mammiferi.
Viene ricavato dall’abomaso, il quarto stomaco di giovani ruminanti. Dove si formano alti livelli di chimosina, l’enzima che permette la digestione del latte materno.

Il processo di coagulazione del latte può essere realizzato anche con caglio di origine vegetale o di origine microbica ma ricordate che tutti i formaggi DOP sono realizzati esclusivamente con quello di origine animale.
E sulle etichette non viene mai specificato il tipo di caglio usato.

Cuccioli di vitello, agnello, capretto, bufalino, vengono giustiziati in tenerissima età per poter rubare i preziosi enzimi contenuti nel loro stomaco.

Uccisi a solo 22 giorni di vita, prima dello svezzamento, per non sciupare gli enzimi destinati alla produzione dei formaggi.

Le eccellenze italiane uccidono con inaudita ferocia.

È una pratica illegale ma purtroppo ancora in uso quella di tenere i cuccioli a digiuno per fare in modo che alla somministrazione del latte, ne bevano in grandi quantità, aumentando al massimo la produzione degli enzimi digestivi.

Dopodiché, sazi e inconsapevoli della crudeltà umana, dove la coscienza è solo uno sporco e polveroso ricordo, vengono uccisi per rubare il contenuto del loro piccolo stomaco.

Non nutritevi di dolore.

Ascoltate il pianto dei vitelli e di tutti i cuccioli sacrificati per una grattata di parmigiano sulla pasta.

Rompete le tradizioni.

Avete presente un cucciolo di cane o di gatto a 22 giorni di vita?
La struggente dolcezza di quei musini, il pelo soffice come velluto in cui affondate le dita.
I movimenti teneri e goffi di un bambino. La fiducia incondizionata in quegli sguardi ingenui e gioiosi.

Tutti i cuccioli sono uguali, hanno la medesima incrollabile certezza di essere destinati all’amore e alla felicità.

Volete che vengano sgozzati per voi? No?

E Allora perchè vi rendete complici della barbara e ingiustificata uccisione degli agnelli, dei vitelli, dei capretti e dei bufalini?

Anche loro sono cuccioli indifesi e quel guizzo di terrore nei loro occhi davanti alla lama, quei loro atroci lamenti, quel loro inutile e disperato divincolarsi prima dell’affondo mortale, non devono passare sotto silenzio.

Vi faccio un’ultima domanda: a Pasqua e a Natale, vi rifiutate di mangiare l’agnello?

Se la risposta è affermativa, allora perché consumate formaggi? Dove, per la loro realizzazione, vengono massacrati senza alcuna misericordia così tanti cuccioli.

Domani, quando vi recherete al supermercato e vi soffermerete davanti al banco della gastronomia, ricordatevi che quei prodotti trasformati a pasta molle o dura, così saporiti e gustosi, sono realizzati con cuccioli di 22 giorni di vita.

Non sforzatevi di non pensarci.

Loro avevano paura.

Davvero le vostre papille gustative meritano un tale sacrificio?

Comprare quei formaggi equivale ad affondare la lama, con un colpo secco, nella gola di un cucciolo di 22 giorni di vita fino a levargli il respiro.

Latte e formaggi non sono alimenti etici.
Esistono in commercio formaggi e latte vegetale di ottima qualità.
Scegliete il rispetto e la difesa verso ogni forma di vita.
Afferrate la vostra coscienza prima che ve la portino via.

Melania Corradini

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