Avrei potuto salvarlo è un messaggio lanciato per difendere la biodiversità. Diamo la possibilità agli uccelli, specialmente nelle città dove l’essere umano continua a sottrarre habitat ai selvatici, di nidificare. E se la loro scelta per riprodursi cade sul nostro davanzale, portiamo pazienza e sosteniamo la vita con gioia.
La mente vacillava, angosciata, mentre il fisico stava per cedere. E, anche se nessuno mi infastidiva in quel luogo desolato, la voce di un umano mi fece sobbalzare.
“Te li ritrovi dappertutto, ‘sti cavolo di piccioni.” Mugugnò l’uomo passando oltre.
Un cane abbaiò in lontananza.
“Non cedere.” Mi ripetei contraendo i muscoli.
“Trattieniti, trattieniti…” Pensai, rimanendo ferma e rigida.
Fu tutto inutile. Ogni sforzo si rivelò vano.
“Mio Dio che cosa ho fatto!” Piagnucolai, osservando il mio uovo bianco e perfetto dietro di me.
Avrei potuto salvarlo se solo avessi trovato un davanzale o un albero fitto su cui deporlo.
Ma i pochi alberi in città erano già tutti occupati e non ho trovato nessun umano disposto ad aiutarmi.
Il nido che avevamo costruito io e il mio compagno su un comodo davanzale fu distrutto con una scopata che in un attimo, lo sparpagliò al suolo.
Per noi piccioni non c’è un posto sicuro dove nidificare, solo cemento e persiane chiuse.
“Figlio mio perdonami. Ho fallito. Eri la cosa più importante della mia vita e sei finito a terra come una foglia divelta da una folata di vento.”
Melania Corradini