Una bambina di 3 anni è stata colpita a una guancia da alcuni pallini da caccia.
Quest’orribile vicenda è accaduta verso le 11.30 di Domenica 24 settembre in località Patrignone, frazione di Arezzo.
Da ciò che è riportato dalle cronache locali, la piccola si trovava nel giardino della sua casa e, mentre stava giocando, è stata colpita da pallini da caccia, usati presumibilmente per la caccia agli uccelli e sparati da alcuni cacciatori che si trovavano nelle vicinanze della casa.
I genitori della bambina, subito allarmati, prima dal rumore dello sparo, poi dalle urla della bambina, sono accorsi immediatamente per soccorrerla. La bambina è stata trasferita al pronto soccorso di Arezzo, dove è stata medicata e poi dimessa. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi, ma il fatto resta comunque gravissimo.
“Ci eravamo raccomandati pochi minuti prima. Avevamo visto i cacciatori molto vicini alle case e qualche pallino che era rimbalzato sui marciapiedi e sulla strada: ci hanno risposto che erano a più di 200 metri e per questo in regola. Quello che è successo alla bambina dimostra però che i pericoli ci sono lo stesso…”.
– Il racconto di un residente
La polizia di Arezzo ha localizzato alcuni cacciatori presenti al momento dell’arrivo della volante. Essi sono a rischio di denuncia per lesioni colpose. Chissà se il colpo è partito da una distanza di 150 metri, come stabilisce la normativa che regola la caccia, o se invece i cacciatori erano più vicini…
La stagione venatoria è iniziata da poco e già si contano i primi incidenti. Questi confermano che la caccia miete vittime ovunque. Per primi gli animali, i veri obiettivi di questa misera e orrenda attività, ma anche le persone, che restano colpite accidentalmente.
Fino a che ci saranno i cacciatori nessuno si potrà mai considerare al sicuro. E non importa se una persona si trova dentro la propria abitazione, i cacciatori arrivano ovunque e portano la morte con loro. La caccia va fermata senza se e senza ma!
