Cani e gatti non sono un regalo di Natale

In questo articolo cercheremo di spiegare perché cani e gatti non sono un regalo di Natale.
Sono arrivate finalmente le feste e, con esse, ogni anno (purtroppo) arrivano regali speciali: cuccioli di cane e gatti teneri e “pelusciosi”.

Quando si parla di abbandono di cani e gatti, si pensa subito al periodo estivo, periodo nel quale c’è il maggior numero di animali abbandonati. Ma c’è anche un altro periodo nel quale essi vengono abbandonati, cioè il periodo che segue le feste natalizie.

Cuccioli regalati e/o acquistati per “capriccio”: spesso, l’animale in questione viene regalato ai propri compagni, ai propri figli, ma poi ci si rende conto che il cucciolo richiede attenzioni, cure continue e tempo. 

Ci si ritrova di fronte a un esserino che dona molto amore e che ne richiede altrettanto… Il tenero cucciolo ha un carattere più o meno esuberante, può rovinare gli arredi, il giardino. Poi, inevitabilmente, cresce e può diventare una presenza ancora più “ingombrante”.

Le persone adducono molte motivazioni e scuse sul perché decidono di abbandonare un animale, ma il punto è che, per farlo, bisogna non aver valutato in maniera attenta che cosa significhi prendersi cura di lui e bisogna essere anche persone crudeli che non comprendono che un animale è un essere senziente, dotato di sentimenti. Ed è per questo motivo che ci sentiamo in diritto di scrivere che cani e gatti non sono un regalo di Natale.

L’appello a non regalare cuccioli per Natale arriva anche dalle associazioni animaliste. L’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), dichiara:

Non comprate cuccioli da regalare, né a Natale né in altre ricorrenze. Gli animali non sono oggetti e, quando diventano un regalo da mettere sotto l’albero, talvolta chi lo riceve non è preparato o non sa davvero cosa implichi avere in casa un familiare con la coda. Non è raro dover soccorrere un animale molto giovane che magari era stato comperato in occasione del Natale, spesso come regalo ai bambini».

Massimo Comparotto – Presidente OIPA Italia

Inoltre, l’abbandono degli animali non viene condannato solamente a livello morale. La norma di riferimento è l’articolo 727 del Codice Penale, nel quale si dice che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

I canili e i gattili, ma anche i rifugi, sono pieni di cani e gatti abbandonati dopo acquisti impulsivi o poco meditati, fatti soprattutto in occasione del Natale. Un animale adottato per amore da un rifugio o da un canile/gattile, e non come un giocattolo, non sarà mai maltrattato o abbandonato.

Ci si chiede come sia possibile abbandonare cani e gatti, ma purtroppo questo succede…

Dopo aver adottato un animale, dopo averlo accolto in casa propria e tra le proprie braccia, si prende la decisione di abbandonarlo. Questo è di una crudeltà e tristezza inaudite!

Spesso si pensa che gli animali abbandonati siano solo i “meticci”, ma in realtà vengono abbandonati anche animali di razza, che erano stati acquistati a prezzi molto alti.

Il nostro appello è di non acquistare cuccioli di cane o gatto, sia per voi stessi che per fare regali, perché questo va ad alimentare un traffico criminale organizzato considerato tra i più lucrosi nell’UE, che vale miliardi di euro, e che spesso finisce con un triste e incomprensibile abbandono.

Ed è proprio a chi li abbandona che vogliamo lanciare un messaggio:

se li abbandoni, il rimorso ti seguirà per sempre…

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