Comunicato Stampa di Rete dei Santuari di Animali LIberi

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di Rete dei Santuari di Animali LIberi

CORTEO NAZIONALE A MILANO SABATO 7 OTTOBRE PER  9 I MAIALI UCCISI AL RIFUGIO CUORI LIBERI E PER DIFENDERE L’INVIOLABILITÀ DEI SANTUARI

Dopo gli scontri con la polizia avvenuti lo scorso 20 settembre nel rifugio Cuori Liberi a Sairano (PV), che si sono conclusi con l’uccisione a sangue freddo di nove maiali e al ferimento, da parte delle forze dell’ordine, di alcuni attivisti e attiviste per i diritti animali, vengono diffusi nuovi video sulle violenze subite e si preparano le proteste di piazza davanti ai luoghi istituzionali da cui sono partiti gli ordini di abbattimento e di sgombero.

“Mercoledì 27 settembre alle ore 8, a una settimana dalla strage – dichiara Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi – abbiamo organizzato una protesta scenografica davanti ad ATS Pavia, lì dove lavorano i veterinari che hanno eseguito l’ordine di uccisione dei 9 maiali sani, ancora presenti all’interno del Rifugio. Professionisti che, venendo meno al compito che dovrebbe guidare il lavoro veterinario, si sono resi complici di un vero e proprio delitto, uccidendo a sangue freddo 9 maiali perfettamente in salute che, ignari del destino che li attendeva, scodinzolavano giocosamente vicino ai loro aguzzini.

Sappiamo bene che le facoltà di Veterinaria, lungi dall’insegnare agli studenti a curare gli animali li preparano a proteggere gli interessi economici di chi specula sulla morte di migliaia di esseri senzienti: un’industria della carne ormai evidentemente insostenibile sia dal punto di vista etico che economico, tenuta in piedi solo grazie ai ristori comunitari e nazionali”.

“L’appuntamento più importante sarà però la manifestazione nazionale “Giù le mani dai santuari” che lanciamo per sabato 7 ottobre alle ore 14 a Milano, perché è qui, nei palazzi delle istituzioni, che lavorano i veri mandanti della violenza istituzionale che ha colpito quello che doveva essere un luogo di pace e salvezza per animali che nella nostra società sono considerati oggetti al pari di un’automobile. Questi uomini grigi, per tutelare il profitto di pochi, spacciano un’emergenza economica per emergenza sanitaria e su questo altare sacrificano degli animali che proprio alla mortifera filiera produttiva erano stati sottratti. Questo per noi è inaccettabile tanto quanto il trattamento che in questi giorni viene riservato ai maiali rinchiusi negli allevamenti considerati a rischio peste suina, che vengono uccisi sistematicamente nelle camere a gas, e ai cinghiali, braccati dai cacciatori. Ricordiamo che il contagio è partito da un allevatore che, con la connivenza di un veterinario ha omesso di denunciare 400 suini contagiati e ne ha fatte partire diverse centinaia per varie destinazioni, tra cui l’Emilia Romagna. Attualmente sono entrambi indagati. E’ assurdo che Pumba, Crosta, Spino, Carolina e tutti gli altri maiali del rifugio siano stati uccisi a causa delle stesse logiche economiche a cui erano stati sottratti – prosegue Sara d’Angelo – . Saremo in piazza anche per protestare contro le violenze operate dalle forze dell’ordine nei confronti degli attivisti inermi all’interno del rifugio, il quale è stato letteralmente devastato.

Giù le mani dai Santuari

“L’obiettivo della manifestazione è di ottenere che quello che è avvenuto a Sairano, sia nei confronti dei maiali che dei manifestanti, non succeda mai più –  dichiara Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi – . Il 20 settembre a Pavia i diritti civili sono stati calpestati, ci ha colpiti una violenza senza precedenti davanti a cui non intendiamo arretrare di un passo. Vogliamo che tutti gli animali ospiti nei rifugi in Italia ottengano, sia dal punto di vista giuridico che attuativo, uno status privilegiato che li metta definitivamente, e senza eccezioni, al riparo dalle dinamiche economiche che purtroppo regolano la vita degli animali allevati a scopi alimentari”.

Nei video si vede come i poliziotti non si preoccupino minimamente di ferire mani e braccia degli attivisti incatenati avvicinandosi addirittura con una sega rotante senza protezioni, e come solo la presenza delle telecamere sia stata un deterrente per ulteriori violenze. Quello che è accaduto mercoledì 20 settembre a Sairano non deve accadere mai più. In nessun Santuario. A nessun animale liberato. Dovremo essere tantissime e tantissimi: le strade dovranno vibrare della nostra indignazione e della nostra rabbia”, conclude Sara d’Angelo.

#giulemanidaisantuari
#resistiamoconcuoriliberi

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2 commenti su “Comunicato Stampa di Rete dei Santuari di Animali LIberi”

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