Che cos’è il foie gras
Il foie gras (termine francese, letteralmente “fegato grasso”) è un alimento ottenuto tramite l’ingozzamento di anatre e oche, una pratica denominata gavage.
Essa consiste nel somministrare agli animali solitamente dei cereali bolliti nel grasso (per facilitarne l’ingestione) con l’aiuto di un tubo di metallo di 20–30 cm.
In questa maniera, si immettono enormi quantità di cibo molto energetico, e tutt’altro che sano ed equilibrato, direttamente nell’esofago dell’animale più volte al giorno, per 12-15 giorni per quanto riguarda le anatre e per 15-18 giorni per le oche.
Procedura per ottenere il foie gras
Procedura artigianale
La procedura artigianale richiede dai 40 ai 60 secondi, che consiste nell’uso di una coclea che forza la discesa del fluido lungo tale dispositivo fino all’esofago del povero animale.
Procedura industriale
La procedura industriale, quella più usata, con il quale l’ingozzamento avviene in soli 2/3 secondi, consiste nell’utilizzare una pompa idraulica o pneumatica.

I danni a oche e anatre
L’inserimento forzato e l’estrazione del tubo di metallo danneggiano le pareti della gola e dell’esofago, producendo irritazioni e ferite che causano molto dolore alle oche e alle anatre, con elevati rischi di infezioni.
Durante l’ingozzamento forzato, l’animale si dimena e per questo motivo rischia sia la frattura del collo che la perforazione dell’esofago e, di conseguenza, la morte.
La pratica causa spesso attacchi di vomito, durante i quali l’animale rischia di morire per soffocamento, inoltre, dopo lo shock dell’ingozzamento, molti animali sono soggetti a diarrea e a convulsioni.
L’alimentazione forzata induce una crescita abnorme del fegato e un aumento di grassi nelle cellule epatiche noto come steatosi.

Le oche e le anatre sono rinchiuse in gabbie a batteria dove non possono né alzarsi, né girarsi, né stendere le ali: potete solo immaginare quale possa essere lo stress psicofisico.

La legislazione
L’alimentazione forzata è stata vietata, ai sensi dell’art. 14 e 15 della Direttiva 98/58/CE rivista il 14 dicembre 2019, in tutta l’Unione europea, Italia compresa.
“Gli animali devono essere nutriti con una dieta sana, adeguata alla loro età e specie e che viene loro somministrata in quantità sufficiente per mantenerli in buona salute e soddisfare i loro bisogni nutrizionali. A nessun animale deve essere fornito cibo o liquidi in alcun modo, né tale cibo o liquido deve contenere alcuna sostanza che possa causare sofferenze o lesioni inutili”
“Tutti gli animali devono avere accesso al mangime a intervalli adeguati alle loro esigenze fisiologiche”.
Purtroppo alcuni Paesi hanno avuto una deroga, con la possibilità quindi di produrlo ed esportarlo: Francia (maggior consumatore), Bulgaria, Spagna, Ungheria e Belgio. Da queste nazioni, il foie gras viene poi esportato in tutta l’Unione Europea.
A causa della deroga sopra citata, in Italia (come anche in altri stati dell’UE) viviamo un paradosso, perché ne è vietata la produzione ma non la commercializzazione; proprio per questo e al motto dell’hashtag #ViaDagliScaffali, l’associazione Essere Animali si è battuta per far cessare la vendita di foie gras in Italia, esercitando pressione sulle grandi catene di supermercati.
Supermercati che hanno aderito:
- Coop
- Pam
- Esselunga
- Eataly
- Conad
- MD
- Lidl
- Tigros
- Sigma
- Selex
- Bennet
- Crai
- Carrefour
- Iper la Grande i
Tuttavia, a causa del paradosso che si è venuto a creare, c’è la possibilità di trovarlo in vendita in altri Supermercati. Se così fosse, è compito di ognuno di noi segnalarlo. A tal proposito Essere Animali scrive:
“Se vedi foie gras in vendita nei supermercati, puoi segnalarcelo all’indirizzo info@essereanimali.org. Ti chiediamo possibilmente di fare una foto del prodotto e segnalarci punto vendita, insegna GDO e città”.
La carne mi ripugna, non tanto per l’odore, ma per il pensare da dove viene, quali sofferenze ha sopportato l’essere vivente, un mammifero come me, a cui apparteneva.
Margherita Hack