Ho fatto in questi mesi una sorprendente scoperta: il cibo che cura.
Vi racconterò di come il mio gatto Silvestro, che ha quasi 15 anni, sta recuperando energie e salute.
Desidero condividere queste importanti informazioni sperando siano d’aiuto per tutti quegli animali afflitti da disturbi debilitanti.
Silvestro, purtroppo, data l’età, ha iniziato a soffrire di problemi renali. E, nonostante le cure, era afflitto da una grave forma di colite cronica, associata a nausea e vomito.
A volte andava nella lettiera anche tre volte al giorno, sciogliendosi letteralmente. Era svogliato a mangiare e rimetteva quasi tutte le mattine.
Il veterinario trattava i suoi disturbi con i farmaci tradizionali, oltre a quelli per i reni, gli prescriveva sempre nuovi fermenti completamente inefficaci.
Era come se il gatto, invece dei fermenti, ingerisse acqua fresca.
Premetto che in famiglia seguiamo una dieta vegana macrobiotica. Così, cercando rimedi naturali per i problemi del nostro micio, abbiamo scoperto che il Kuzu si può somministrare anche ai gatti.
Il Kuzu è una fecola che si ricava dalle radici di una pianta selvatica che cresce in Giappone.
Ha molte proprietà disintossicanti, antiossidanti e antinfiammatorie. In commercio è facilmente reperibile, io lo acquisto da NaturaSì.
Abbiamo deciso di tentare con la macrobiotica, cucina eccezionale non solo nei sapori semplici e genuini, ma anche e soprattutto, quando si tratta di migliorare la salute.
Non avendo a disposizione un veterinario olistico, siamo passati alla pratica con le informazioni raccolte su internet.
Ho sciolto un quarto di Kuzu, che si presenta in forma di zollette molto semplici da dividere, in un cucchiaio d’acqua fredda e l’ho versato in mezza tazza d’acqua, portandolo a ebollizione. Quando il composto è diventato trasparente, ho spento il fuoco e ho lasciato raffreddare.
Ho iniziato a somministrare, a stomaco vuoto, prima di ogni pasto, una siringa da 5ml di Kuzu a Silvestro che, da subito, ha reagito benissimo alla cura.
Erano mesi che il gatto puntualmente, alle tre di notte, si svegliava con la prima scarica di diarrea.
Bene, la sera che ha bevuto il Kuzu, per la prima volta da mesi, Silvestro ha dormito tutta la notte.
La mattina è andato di corpo male come al solito però, mi è parso un buon segno, che fosse riuscito a superare la notte senza mal di pancia.
E, cosa ancora più sorprendente, la mattina non ha rimesso.
Ultimamente il piccolo rimetteva tutte le mattine.
Ho continuato a fargli ingerire il Kuzu, tre volte al giorno e da 3 volte, ha iniziato ad andare d’intestino, una volta sola al giorno. Anche se le feci erano ancora brutte.
Il gagliardo vecchietto però ha ripreso a mangiare con appetito e voracità. Mentre erano mesi che mangiava svogliato e non finiva mai quello che aveva nel piatto.
Tirando le somme, ho pensato di ritoccare la cura, in base al risultato ottenuto. Così ho iniziato ad aumentare la dose del Kuzu una siringa e mezzo da 5ml tre volte al giorno: prima di colazione, pranzo e cena.
Ed è successo il miracolo: l’intestino ha ripreso a funzionare correttamente, la nausea non si è più ripresentata, definitivamente sparita.
E la mattina Silvestro non insiste più affinché io apra il rubinetto del lavandino per farlo bere. Prima d’allora beveva in maniera eccessiva.
Beve il Kuzu, trasparente e insapore, storcendo il naso e smanacciando nel tentativo di colpire la mia mano, piccolo ingrato.
Melania Corradini
