La crudele pratica della decornazione dei vitelli

In questo articolo vi illustreremo nei dettagli la crudele pratica della decornazione dei vitelli e quali sono le uniche azioni che si possono fare per fermare quest’orrore.

Molte persone sono sorprese nell’apprendere che quasi tutte le mucche utilizzate per il latte nascono con un tessuto che si svilupperà in corna. Questo perché la maggior parte degli allevatori rimuove il tessuto sensibile delle corna o le corna stesse dai crani delle mucche usando ferri roventi, sostanze chimiche caustiche, lame o seghe a mano.

Perché viene usata la pratica della decornazione

Questa pratica viene giustificata da motivi di sicurezza per gli addetti e per prevenire i danni che i bovini provvisti di corna possono provocare ai loro simili, quando sono allevati in uno spazio ristretto che riduce o annulla le distanze di fuga. Viene effettuata in circa l’80% degli allevamenti delle “mucche da latte”, più rara in quelli “da carne”.

Come viene effettuata la decornazione

Durante la decornazione, gli animali spesso lottano violentemente e pertanto vengono tenuti fermi con l’ausilio di una corda, una cavezza o in una gabbia di decornazione (un apparato metallico che immobilizza il vitello bloccandolo per il collo).

Il processo di decornazione, che viene spesso eseguito senza antidolorifici, provoca un forte dolore che dura per ore o giorni e può diventare cronico.

Il dottor William Muir, professore di scienze animali alla Purdue University, descrive la decornazione come “un processo sanguinoso e doloroso che a nessuno piace fare”.

Un allevatore del Vermont che alleva mucche per l’industria lattiero-casearia ha ammesso che solo il 10% circa dei vitelli decornati riceve farmaci antidolorifici adeguati.

Per eseguire la decornazione esistono diversi metodi:

  • La cauterizzazione, che prevede l’utilizzo di un dispositivo, generalmente elettrico, chiamato termocauterio, la cui estremità concava, resa incandescente, è posta sulla gemma cornuale del vitello.
  • La causticazione, che prevede l’impiego di matite, paste e liquidi caustici che, applicati sulla gemma cornuale, ne provocano la distruzione chimica. In questo caso, una quantità ridotta può provocare una crescita deviata delle corna, mentre un’applicazione esagerata può essere responsabile di estese causticazioni della testa e degli occhi del vitello.
  • Decornazione con sega, che prevede l’utilizzo di una sega per decornazione. Possono essere usate diverse seghe, come quelle composte da un filo d’acciaio, le seghe circolari e strumenti da taglio decisamente raccapriccianti (questa è la pratica usata sui bovini adulti).

A che età i vitelli vengono decornati

Per legge, la cauterizzazione dell’abbozzo corneale è ammessa al di sotto delle tre settimane di vita.

Vedi: DECRETO LEGISLATIVO 26 marzo 2001, n. 146 – Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti.

Questa procedura è estremamente traumatica per i giovani vitelli che, come abbiamo visto già sopra hanno spesso solo poche settimane quando le loro corna vengono bruciate o tagliate alla radice.

Dopo la decornazione, il povero vitellino viene posto da solo in un box di 2 metri per 1, dove ci resta in media tra le 3 e le 8 settimane, durante le quali sarà nutrito esclusivamente con latte artificiale.  Nessun calore da parte dei suoi simili!

Le mucche più anziane se la passano anche peggio. La decornazione nei bovini maturi richiede solitamente l’amputazione del corno, che si è già attaccato al cranio.

I danni derivati dalla pratica della decornazione

La pratica della decornazione nei bovini maturi può portare a problemi postoperatori di emorragie, necrosi tissutale, fratture ossee, sinusite e persino morte.

Per questi motivi, in alcuni stati e territori australiani, è illegale decornare le mucche che hanno più di 12 mesi. La ferita causata da questa amputazione può richiedere settimane per guarire.

Le corna dei bovini continuano a crescere per tutta la vita e contribuiscono alla loro salute generale. Esse rappresentano l’individualità di una mucca e sono molto più di una semplice appendice alla loro testa.

Le corna sono organi di senso che, non solo hanno un flusso di sangue che scorre attraverso di loro, come si vede quando una delle corna viene danneggiata o rimossa, ma sono anche collegate al sistema sinusale della mucca, permettendo all’aria di circolare anche attraverso di esse. Le corna danno così un sottile ma importante contributo al benessere della mucca e alla qualità della sua digestione e del suo metabolismo.

Uno studio importante sulla decornazione

Uno studio sulla decornazione negli allevamenti lattiero-caseari ha elaborando i risultati di 639 questionari aziendali raccolti in un’area casearia tradizionale dell’Italia nord-orientale. I risultati dello studio hanno mostrato che la decornazione è stata effettuata nell’80% degli allevamenti intervistati.

La cauterizzazione con ferro caldo era il metodo preferito (91%). In media, la decornazione è stata eseguita a 32 giorni di età e ciò è più diffuso negli allevamenti con più di 60 mucche, rispetto agli allevamenti più piccoli.

La pratica è stata svolta principalmente dal personale dell’allevamento, ma l’intervento di un veterinario è stato più frequente negli allevamenti con meno di 30 mucche, rispetto agli allevamenti più grandi. La maggior parte degli allevatori (70%) ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna formazione specifica su come eseguire la decornazione.

Il 52% degli intervistati ha riferito che la decornazione provoca dolore postoperatorio prolungato (più di 6 ore), ma è rarissimo che venga utilizzata una terapia per la gestione del dolore dell’animale. Solo il 10% degli allevatori ha utilizzato l’anestesia locale prima della cauterizzazione e il 5% degli allevatori ha fornito ai vitelli analgesia postoperatoria. Coerentemente con questi risultati, gli allevatori hanno indicato una disponibilità limitata a pagare il costo dell’analgesia o chiamare un veterinario per eseguire la procedura.

Quello sopra è uno studio più che autorevole pubblicato su PubMed. La realtà è ben diversa da quella che vi mostrano gli annunci pubblicitari, dove mucche e vitelli vengono allevati con “amore” in allevamenti biologici e attenti al “benessere animale”.

Cosa puoi fare per fermare quest’orrore

Il modo più semplice ed efficace per i consumatori di risparmiare alle mucche la miseria degli allevamenti intensivi è smettere di acquistare latte vaccino e altri “prodotti” caseari e scegliere invece tra i numerosi latti, formaggi, yogurt e gelati 100% vegetali disponibili nei negozi di alimentari.

Quanto sopra è solo uno dei terribili aspetti causati dall’industria del latte. Il latte causa sofferenza e morte, sempre e comunque. Fin da piccoli siamo stati bombardati attraverso i media di quanto fosse salutare nutrirsi di latte e derivati.

Ci hanno insegnato che le mucche producono latte in continuazione e che grazie a questo vi è latte in abbondanza sia per noi che per i vitelli.

Purtroppo le cose non stanno così, anzi, è l’esatto contrario. Abbiamo scritto diversi articoli citando fonti più che attendibili riguardo la sofferenza causata dall’industria del latte, come abbiamo fatto per l’industria della carne.

Le mucche, i vitelli e i bovini in generale sono animali molto intelligenti, solo che nella loro vita non gli viene data la possibilità di esprimersi. Amano sentirsi liberi, correre ma, soprattutto, sono in grado di stringere legami sociali molto stretti. Avremmo tutti bisogno di una maggiore conoscenza e consapevolezza nei confronti di tutti gli esseri viventi.

Come consumatori, abbiamo il potere di decidere cosa acquistare e, a fronte di quanto scritto sopra, è necessario compiere scelte consapevoli. Nell’era dell’informazione, l’ignoranza è una scelta.

Passare a un’alimentazione 100% vegetale è facile, naturale e salutare. Fai la scelta giusta!

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