“La mamma è sempre la mamma” in ogni specie.

Per noi di Essere Vegan, “La mamma è sempre la mamma “ in ogni specie.

La seconda Domenica di maggio si festeggia la Festa della Mamma: un giorno speciale, per celebrare un essere speciale. Noi vorremmo festeggiare non solo le mamme umane, ma le mamme di ogni specie.

Sia gli esseri umani che gli  animali provano un forte sentimento di amore e protezione nei confronti dei propri cuccioli, infatti, il legame madre-cucciolo è fondamentale soprattutto nei primi mesi di vita del cucciolo, per imparare a sopravvivere.

Una mamma di qualsiasi specie mette al mondo il cucciolo e subito dopo si prende cura di lui in maniera totale, coccolandolo, nutrendolo e proteggendolo dai pericoli dell’ambiente circostante. Deve insegnargli a diventare autosufficiente, a sopravvivere al mondo, a riconoscere i pericoli e a interagire con i suoi simili.

La gallina, per esempio, da tempo è considerata una “macchina da uova”, ma in passato rappresentava l’essenza della maternità. Nel I sec. a.C. lo storiografo romano Plutarco scriveva che la chioccia custodisce e protegge i suoi figli

“curvando le ali per farli intrufolare sotto, accogliendo con schiocchi affettuosi di gioia quelli che le salgono sul dorso o le corrono incontro da ogni direzione; e, anche se scappano da cani e serpenti quando sono minacciate da sole, se temono per i loro figli tengono il campo e combattono al di là delle loro forze”.

Plutarco

Lo scrittore Ulisse Adrovandi descrisse le chiocce che riuniscono immediatamente i pulcini

“all’ombra delle loro ali, e con questo manto oppongono una strenua difesa, incutendo paura al nemico con uno spaventoso clamore, usando sia le ali che il becco. Morirebbero per i loro figli piuttosto che salvarsi volando via”.

Ulisse Adrovandi

La chioccia, al momento del pasto, lascia che i figli si sazino prima di sfamarsi lei. Aldrovandi disse che le chiocce rappresentano sempre “un nobile esempio di amore per la prole”.

Se pensiamo alle mamme dei maialini, le scrofe, costruiscono il nido un giorno prima del parto, allontanandosi dal branco. Dopo il parto, non abbandona mai i suoi cuccioli per 2 giorni e poi si allontana solo per cercare il cibo che le occorre per poterli allattare. La mamma li difende dai giovani delle nidiate precedenti e dagli adulti.

Fin qui abbiamo descritto ciò che fanno le mamme di alcune specie animali, quando sono libere di accudire il proprio piccolo. Che cosa succede, invece, quando ciò non è possibile e il loro istinto materno viene soffocato?

Che cosa provano queste mamme e i loro cuccioli?

Possiamo solo immaginare il loro dolore, la loro sofferenza.

Nel link qui sotto, possiamo vedere la storia di Clarabelle, una mucca salvata da un allevamento di mucche da latte che, arrivata nel Santuario Edgar’s Mission, ha partorito e nascosto il suo vitellino, per paura che glielo portassero via, come era solito succedere nell’allevamento.

Cercando Valentine

Abbiamo visto come il motto “La mamma è sempre la mamma” sia valido per ogni specie animale, come per quella umana.

Ricordiamoci quanto la mamma sia preziosa, vada onorata e festeggiata ogni giorno.

Auguri, mamma!

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