Le api urlano quando sono in pericolo

Grazie a una recente ricerca si è scoperto che le api urlano quando sono in pericolo.

Ma, prima di approfondire questo, vediamo insieme alcune informazioni importanti.

Probabilmente non tutti sanno che il ronzio delle api non è il loro verso, ma è il suono prodotto dalle piccolissime e velocissime battute delle loro quattro ali: ciò crea vibrazioni meccaniche del vento che percepiamo come ronzio.  I vari ronzii hanno però significati diversi.

Quando l’uomo era vicino alla natura sotto tutti i punti di vista, sapeva coglierne la bellezza e i suoi segreti, ma oggi non succede praticamente più, perchè i ritmi frenetici della società moderna ci hanno fatto perdere la capacità di “ascoltare” la natura.

Abbiamo scoperto che il ronzio delle api non è solamente dovuto alla vibrazione delle ali, ma anche dalla vibrazione degli anelli del loro addome. Le ali sono strettamente collegate ai muscoli toracici: i battiti provocano una contrazione dell’intera struttura e la conseguente vibrazione di ogni anello del torace.

Come tutte le azioni che compiono questi meravigliosi insetti, il ronzio serve alle api anche per comunicare tra di loro. Ogni tipo di ronzio serve loro per trasmettere informazioni. Esse riescono a cambiare il tipo di ronzio regolando la velocità e la frequenza delle vibrazioni.

Un’ape eccitata, o minacciata e pronta a pungere, emette un suono particolare, che è molto differente da quello dell’ape bottinatrice che vuole comunicare alle sue compagne che ha trovato del cibo.

Il battere delle ali all’interno dell’alveare serve anche a mantenerlo a una giusta temperatura; in questo modo, esse creano correnti e ricambi d’aria per loro essenziali, come anche il riscaldamento dell’ape regina.

Pensate che, in caso di pericolo, un’ape è in grado di far vibrare le sue quattro ali alla velocità di 500 battiti al secondo. Si può solo immaginare la straordinaria velocità del fenomeno!

Le api urlano quando sono in pericolo

Tornando a quanto abbiamo accennato nel primo paragrafo, sembrerebbe che le api siano in grado di urlare. In base a una ricerca svolta e pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science, sembrerebbe che le api asiatiche, in caso di pericolo, urlino ed emettano frenetiche segnalazioni.

Se, ad esempio, esse vengono minacciate dalla presenza di un calabrone gigante vicino all’alveare, iniziano a emettere suoni diversi.

I vari suoni sono stati approfonditamente studiati dai ricercatori, che li hanno registrati e classificati come “suoni cacofonici”: dei veri strilli e urla di paura simili a quelli di primati e uccelli.

Una delle autrici della ricerca, la dottoressa Heather Mattila, ha affermato: “C’è qualcosa di molto umano e riconoscibile nei loro suoni”.

L’uomo, così perso e lontano dalla natura, non è più neanche in grado di comprendere il significato di tutto ciò che è intorno a lui e non riesce a capire quanto sia importante il ruolo rivestito dalle api…

Quali sono le nostre responsabilità

Come ogni articolo che scriviamo, anche questo ha lo scopo di far riflettere e sensibilizzare il lettore rispetto alla progressiva scomparsa delle api dall’ecosistema. Si pensi che, negli ultimi dieci anni, a causa dell’uso scellerato di pesticidi e prodotti chimici, quasi un terzo della popolazione mondiale di questi insetti è scomparsa: oltre la metà negli Stati Uniti e in Europa.

Questo enorme problema riguarda tutti e fare finta di nulla non risolverà le cose. Ogni uomo o donna di questo Pianeta ha il dovere e la responsabilità di preservare la vita delle api, così come quella degli altri animali, che dovrebbero essere considerati i nostri compagni, non “cose” da sfruttare.

Le api sono il più efficace mezzo di impollinazione: la loro scomparsa farebbe anche scomparire buona parte della flora terrestre e di conseguenza, poco per volta, la Vita sul nostro Pianeta. Riflettiamo.

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