In questo articolo verranno illustrate le motivazioni per le quali i vegani non mangiano le uova.
Una delle domande alle quali un vegano deve rispondere più spesso è: “Capisco le tue motivazioni sul non mangiare carne, ma non riesco a comprendere perché non mangi le uova. Le galline fanno le uova naturalmente e non soffrono!”.
Esiste più di un motivo per il quale nutrirsi di uova non è “sano”, né per noi, né per le galline.
Se guardiamo la cosa dal punto di vista della salute umana, l’uovo contiene circa il 70% di grassi (buona parte saturi) e circa 300 mg di colesterolo per 100 g di prodotto.
Sappiamo bene da tempo, grazie a numerosi studi medici, quanto gli alimenti ricchi di colesterolo e grassi saturi abbiano effetti negativi sulla salute.
Le malattie cardiovascolari possono essere causate dall’introduzione di questi alimenti nella dieta: solo questa motivazione dovrebbe bastare per eliminare le uova dai nostri piatti.
Ci sono però delle motivazioni etiche che sono superiori anche alla conservazione del nostro stato di salute.
Che cosa succede alle “galline ovaiole”?
“L’industria delle uova ha selezionato negli anni la razza di “galline ovaiole” più proficua, le galline in allevamento intensivo possono arrivare a deporre circa 300 uova all’anno, Per inquadrare meglio questo dato, una gallina selvatica in natura depone circa 36 uova all’anno”.
Fonte Animal Equality
La produzione di uova in maniera così abbondante causa alle galline una grande carenza di calcio nelle ossa, fatto che le indebolisce e le porta a morire precocemente.
Debeccaggio

A causa dello stress, le galline si strappano le penne, si beccano a vicenda sulla testa, sul collo, sul dorso e nella zona della cloaca. Per limitare questo problema, appena nate viene tagliato loro il becco, senza anestesia.
Il debeccaggio è una pratica molto dolorosa per il pulcino, che consiste nel tagliare la parte distale del becco.
La mutilazione viene effettuata entro i primi dieci giorni di vita con tecniche varie:
- taglio con lama cauterizzante riscaldata a circa 700°C;
- taglio a freddo;
- uso di raggi laser;
- utilizzo di raggi infrarossi;
- uso di bassissime temperature con azoto liquido;
- utilizzo della corrente elettrica.
Il debeccaggio è una vera e propria mutilazione, disciplinata per legge dal Decreto Legislativo 29 luglio 2003 n.267, in attuazione delle Direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE. Questa pratica è significativamente invalidante, in quanto il becco dei polli è un organo altamente specializzato, sede di organi di senso.
Sistemi di allevamento intensivo
- in sistema a batteria: utilizzo di un insieme di gabbie disposte in fila in un unico piano o incastellate. Le gabbie metalliche devono essere di 30 cm di larghezza e 45 cm di altezza, con 12 cm di mangiatoia disponibili per ogni gallina;
- a terra: le galline sono libere dentro capannoni. Il pavimento è grigliato e lascia cadere le deiezioni nella fossa biologica sottostante. La densità deve essere di 10 galline per m2.
Diverse organizzazioni per la liberazioni animale hanno svolto investigazioni, trovando purtroppo situazioni terribili. Negli allevamenti, le galline non hanno lo spazio per muoversi: sono ammassate in quantità ben superiore ai numeri già eccessivi regolamentati per legge, in gabbie grandi come un foglio A4 e sistemi di igiene e areazione inadeguati.
I capannoni dove sono ammassate le galline ovaiole sono nella maggior parte privi di luce solare, in modo tale che le galline sono esposte alla sola luce artificiale, fatto che provoca loro anemia e uno stato di apatia.
Negli allevamenti industriali le galline ovaiole vengono uccise dopo un anno, massimo due, appena la produzione di uova cala.
Allevamenti domestici
Allevamento domestico di galline ovaiole
Alla domanda: “Ma se io mangio le uova delle galline allevate da mia nonna, che le tiene libere di razzolare, che cosa c’è di male?“. Anche in questo caso, ci sono delle motivazioni per le quali i vegani non mangiano le uova.
Le galline negli allevamenti domestici, come in quelli industriali, vengono considerate vecchie dopo 2/3 anni e quindi macellate.
Solo nel caso in cui si adottino delle galline salvate dagli allevamenti (situazione molto rara) si potrebbe dire che non ci sia nulla di male nel mangiarne le uova.
In realtà, anche in questo caso le si sta danneggiando, in quanto, se si lasciasse loro covare le uova (istinto naturale delle galline, anche quando le uova non sono state fecondate dal maschio), esse non produrrebbero altre uova. La continua produzione fa esaurire le loro riserve di calcio, esponendole a osteoporosi, fratture ossee e altri disturbi.
La realtà dei fatti è che una gallina non sfruttata per la produzione di uova potrebbe vivere fino a 8/10 anni, ma a causa dell’uomo, questo non avviene.
Pulcini maschi

Che cosa succede ai pulcini maschi?
I pulcini maschi, dato che non depongono uova e la loro carne non ha valore commerciale, vengono considerati uno scarto e quindi vengono macerati vivi o soffocati appena nati.
“I pulcini maschi che vengono uccisi, principalmente tramite triturazione o soffocamento, sono quelli che nascono all’interno dell’industria delle uova.
In questa industria i pulcini maschi sono considerati inutili, proprio per via del loro sesso, essendo maschi non potranno produrre uova e non potranno quindi portare profitto alle aziende.”
Fonte: Animal Equality
Due diverse razze: ovaiole e “da carne”
Vi chiederete perché non si facciano crescer quei pulcini “almeno” per utilizzarne la carne per l’industria alimentare
La verità è che la gallina ovaiola e quella da carne appartengono a 2 razze diverse.
Una è stata selezionata per produrre più uova possibili, mentre l’altra (Broiler) è stata selezionata per produrre più carne possibile:
“…questi polli detti “a rapido accrescimento” raggiungono i 4 kg in meno di 50 giorni. Questa crescita ha delle gravissime conseguenze sugli animali, che crescendo così in fretta soffrono di problemi agli organi interni e alle zampe che non riescono a sostenere il loro peso.”
“I pulcini maschi di razze ovaiole non hanno alcun utilizzo da circa cinquant’anni”.
Fonte: Animal Equality
Pertanto, i pulcini maschi che nascono all’interno delle aziende produttrici di uova, crescendo meno e più lentamente rispetto a quelli della razza Broiler, non vengono nemmeno presi in considerazione per l’industria alimentare.
Adesso dovresti aver compreso quali sono le motivazioni per le quali i vegani non mangiano le uova.