L’importanza delle Meduse

L’importanza delle meduse per il corretto funzionamento dell’ecosistema marino non è un aspetto da sottovalutare. Ogni creatura ha una valenza unica e imprescindibile in natura.

Le meduse dai corpi sinuosi e traslucidi sono animali affascinanti e molto antichi, esistono da 600 milioni di anni. La loro resistenza e adattabilità alle avversità gli ha permesso di sopravvivere a numerose estinzioni di massa. Appartengono al gruppo dei cnidari e vivono principalmente in acque salate, raramente in acque dolci.

Hanno un corpo ad ombrello di consistenza lattiginosa e possiedono lunghi tentacoli, la lunghezza varia a seconda della specie d’appartenenza.
Si muovono galleggiando, il loro corpo costituito prevalentamente da acqua si lascia docilmente trasportare dalla corrente. Ma esistono alcune specie che possono nuotare, muovendosi in maniera del tutto autonoma.

Possiedono un corpo bioluminescente che sfruttano per corteggiare altri esemplari o per attirare le prede.
Sui loro tentacoli hanno delle cellule dette cnidocisti che contengono sostanze urticanti o addirittura veleno. Sostanze utilizzate sia per catturare il cibo che per difesa personale. Queste cellule funzionano una volta sola e dopo l’uso devono essere rigenerate. Ma sono in grado di pungere anche dopo il decesso dell’animale.

Le meduse si nutrono di zooplancton e cambiano colore a seconda di ciò di cui si cibano. Sono abili predatori grazie ai loro tentacoli urticanti con cui stordiscono le prede o le paralizzano. Ovviamente il cibo che consumano varia a seconda della specie e delle dimensioni dell’animale. Alcune meduse possono catturare pesci, crostacei, molluschi e addirittura altre meduse. Si alimentano attraverso una bocca/ano: mangiano ed espellono le feci dallo stesso orifizio.

Le meduse esistono di varie dimensioni. La più piccola, Irukandj è lunga 2,5 cm e vive in Australia ed è estremamente velenosa. È molto difficile da individuare proprio per le sue minuscole dimensioni. La più grande, la Caravella Portoghese, i cui tentacoli possono raggiungere i 30 metri di lunghezza è anch’essa molto velenosa.

Ma le curiosità su questi meravigliosi e misteriosi animali non sono ancora finite. Essi non possiedono nè un cuore, nè un cervello e nemmeno il sangue. Respirano attraverso la pelle: assorbono ossigeno per via cutanea.

Alcuni cnidari durante la loro vita passano dalla forma di polipo a quella di medusa, questa è un’altra delle loro strabilianti caratteristiche da mutaforma.

Riproduzione

La Medusa si riproduce sia per via sessuata che asessuata. Per via sessuata tramite fecondazione esterna: le femmine e i maschi liberano all’esterno ovuli e spermatozoi, mentre nelle specie ermafrodite l’animale è in grado di liberare sia ovuli che spermatozoi.

La medusa immortale

Un’altra incredibile e stupefacente curiosità riguarda la medusa immortale che è in grado di invertire il suo ciclo biologico. Ciclo che si sviluppa attraverso due stadi, nel primo è simile ad un piccolo polpo, nel secondo si trasforma in una medusa.

Quando l’animale raggiunge la maturità sessuale si riproduce dopodiché, invece di morire, scende sul fondo del mare e torna ai suoi stadi di sviluppo giovanili. Questo fenomeno è detto transdiffereziamento e gli scienziati lo stanno studiando tanto è unico e interessante.

La sopravvivenza e la salute dell’ecosistema marino dipendono anche dal prezioso contributo delle meduse. Importantissimo sia nella catena alimentare perché esse sono cibo per tartarughe, alcune specie di uccelli, pesci, granchi, squali, balene e altri cnidari.
E sia perché questi animali sono il filtro dell’oceano e dei mari. Una specie di polmone marino utile anche per la formazione delle correnti.

Le meduse hanno il prezioso ruolo di mescolare l’acqua. Il loro movimento è fondamentale per scambiare ciò che è sopra le correnti marine con ciò che è sotto, contribuendo alla giusta ossigenazione.

Dopo aver scoperto il fantastico mondo delle meduse e la loro millenaria storia desideriamo solo che questi incredibili animali siano rispettati e protetti, anche e soprattutto, durante le vacanze al mare.

L’essere umano, durante la stagione estiva, si comporta più da invasore che da ospite in riva al mare, dove devasta, sporca e uccide fin troppe creature.

L’urgenza e il dovere sono d’imparare a convivere anche con le meduse, evitando di ucciderle solo per potersi fare un tuffo in mare senza il timore di venire sfiorati dai loro tentacoli urticanti.

Spesso le meduse vengono strappate all’acqua con dei retini per essere lasciate a morire lentamente sulla sabbia rovente sotto un sole impietoso.
Questo scellerato comportamento è nocivo e condannabile, dato che è un reato da codice penale, ed è uno spaventoso boomerang per l’essere umano che contribuisce a distruggere non solo questi splendidi e insoliti animali ma anche il prezioso e delicato ecosistema marino.

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