Lo scempio di una piccola vita

Lo scempio di una piccola vita, l’ennesimo assurdo e immotivato scempio di una vita innocente.

È accaduto a Massarosa un cucciolo di cinghiale è caduto in un canale dopo essere stato investito da una macchina, riportando la frattura del bacino.

E nonostante il rifugio Alma Libre si sia offerto di soccorrerlo e curarlo fino a completa guarigione è stato brutalmente giustiziato dalla Polizia Provinciale.

Era solo un bambino di un’altra specie. Una creatura indifesa e spaventata che aveva bisogno d’essere soccorso e tranquillizzato, non freddato senza pietà.

La sua unica colpa? Essere un selvatico ritenuto “infestante.”

Ma la vera infestazione è quella che oscura l’anima. Quella che imbraccia un fucile contro un esserino inerme che supplica misericordia con occhi terrorizzati e sofferenti.

La nostra società ha miseramente fallito un’altra volta. La violenza non può essere la soluzione.

I selvatici devono essere tutelati e gestiti con competenza e umanità. Abbiamo bisogno che le autorità optino a favore dell’etica mostrando sensibilità verso gli animali selvatici invece del solito gelido indifferente cinismo.

Abbiamo bisogno di soluzioni senza spargimenti di sangue. Per non ritrovarci in un mondo dove vige sempre e solo la legge del più forte.

Dove i bambini non recepiscano il messaggio distorto e atroce che i più deboli, malati o feriti, o semplicemente troppo numerosi, siano inutili scocciature da eliminare senza pietà. Altrimenti l’evoluzione per la razza umana resterà un lontano e debole miraggio.

Melania Corradini

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