Natale e la strage di animali innocenti

In questo articolo vorrei farvi riflettere sul Natale e la strage di animali innocenti.

A Natale siamo tutti più buoni. Questa è una delle frasi che ci accompagnano fin dalla tenera età, quando scrivevamo la magica letterina a Babbo Natale con i doni che tanto avremmo desiderato ricevere. I primi giorni di dicembre, questa frase inizia a risuonare su tutti i media: televisione, giornali, social, radio. E continua fino al giorno di Natale.

Lo spirito del Natale ci rende tutti più buoni, più empatici, più desiderosi di regalare sorrisi e aiutare i più bisognosi. Un sentimento magico che compare in ognuno di noi durante tutto il periodo delle feste.

Ma se, da una parte, questo periodo ci illumina nel profondo del cuore, rendendoci più empatici e sensibili, dall’altra parte crea l’esatto opposto. Nel periodo di Natale si festeggia, infatti, a scapito degli animali, quelli più indifesi: gli animali d’allevamento o “animali da reddito”.

Per milioni di animali, il periodo che precede il Natale è un vero e proprio inferno. Lunghi viaggi al freddo, senza cibo né acqua e in condizioni di affollamento spaventose. Viaggi che terminano all’interno dei macelli italiani che non si occupano solamente di capi allevati in Italia, ma che in questo periodo continuano a ricevere carichi di bestiame anche dall’estero e, nella fattispecie, parlando di agnelli, dall’Est Europa.

Eppure, come denunciato dall’associazione animalista Animal Equality, sebbene i dati Istat siano pubblici, i consumatori non se ne rendono conto, oppure se ne rendono conto, ma preferiscono non guardare questa scomoda verità.

Maiali, vitelli, conigli, polli, anatre, pesci… la grande mattanza per loro inizia già dai primi di dicembre.

Molto spesso il cibo è legato a emozioni, ricordi e stati d’animo ed è quello che rende un piatto speciale e “irrinunciabile”, soprattutto durante le Feste.  Pranzi e cene con ogni “bendidio”, ma questo “cibo” non è affatto un “bene”, anzi, è il male assoluto.

Gli animali d’allevamento sono esattamente come i cani e i gatti che abbiamo nelle nostre case, che accarezziamo seduti sul divano mentre guardiamo la TV. Animali ai quali molti di noi comprano anche regali e che ricevono coccole extra durante il periodo natalizio. Mentre nel piatto abbiamo i corpi di altri animali, la cui unica colpa è essere nati nel corpo sbagliato.

Ma dobbiamo riflettere e dobbiamo farlo profondamente. Perché se il Natale è magia, empatia e spirito di fratellanza, non possiamo discriminare gli animali. Gli animali d’allevamento sono uguali a tutti gli altri: possono amare, soffrire, provare paura, dolore, gioia, amicizia. Proprio come gli animali domestici che conosciamo meglio.

In questo periodo di feste, come anche nel resto dell’anno, tu puoi fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di animali. Tu hai un grande potere come consumatore: quello di scegliere.

Tu puoi salvare la vita a molti animali, basta semplicemente che tu scelga dei prodotti diversi da quelli che sei abituato ad acquistare. Oggi giorno la scelta di prodotti 100% vegetali è vastissima, le aziende si sono sempre più specializzate ad offrire prodotti alimentari privi di derivati animali.

Se non vuoi rinunciare ai sapori ai quali sei abituato, moltissime aziende offrono prodotti con gli stessi sapori, ma senza carne né derivati animali.

Vi sono tante cose buone da mangiare, senza uccidere animali innocenti che come noi amano la vita e hanno paura della morte.

Non imbandire la tua tavola con la violenza e la morte. Scegli la via della compassione, scegli la vita.

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