In questo articolo andremo a spiegare qual è il significato della frase “Può contenere tracce di…”.
Molte persone (in modo particolare i vegani) sono abituate a leggere scrupolosamente le etichette dei prodotti che acquistano.
Solitamente la frase “Può contenere tracce di…”, seguita dal nome di un alimento, viene riportata nella parte bassa dell’etichetta presente negli alimenti, subito dopo la lista degli ingredienti.

Quanti di voi hanno posto attenzione a questa dicitura e si sono chiesti cosa significhi questa frase e se possiamo ricavare informazioni sicure sugli ingredienti che compongono l’alimento che si sta per acquistare?
Qui è doveroso aprire una parentesi: a volte il carattere usato per la stampa delle etichette è così piccolo da rendere impossibile leggere sia gli ingredienti sia gli allergeni che potrebbero aver accidentalmente “contaminato” il prodotto.
Mentre la maggior parte dei consumatori non bada molto alle etichette, gli intolleranti, gli allergici e i vegani porgono molta attenzione a tutto ciò che viene riportato in etichetta. Gi intolleranti o gli allergici la leggono scrupolosamente per una questione di salute, mentre i vegani lo fanno perché vogliono stare ben lontani dagli ingredienti di origine animale.
Sia nel nostro gruppo Facebook che tramite messaggi privati nella nostra pagina Facebook, capita che alcune persone che seguono uno stile di vita vegan, ci inviino messaggi o post con scritto:
“Ho acquistato una confezione di merendine, nell’etichetta c’è scritto che possono contenere tracce di latte e uova. Questo vuol dire che le merendine non sono vegane?”.
Il prodotto alimentare in questione è adatto ai vegani. Questo, ovviamente, se negli ingredienti non ci sono derivati animali. Infatti, come nell’art. 2, comma 2, lettera f del Regolamento UE n. 1169/2011, ingredienti e tracce sono due cose differenti.
Per maggiori informazioni leggi il Regolamento (UE) N. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio
La perifrasi “può contenere tracce di …” o “prodotto in uno stabilimento che utilizza anche …”
In quale occasione viene inserita questa frase e per quale motivo?
Dovete sapere che la norma ISO 22002 stabilisce che, a tutela delle persone con allergie o intolleranze, vengano segnalate anche le possibilità di contaminazione da parte dei 14 allergeni più comuni negli alimenti: glutine, crostacei, pesce, arachidi, soia, latte, uova, frutta a guscio, sedano, senape, sesamo, lupini, solfiti e molluschi.
Questa contaminazione viene definita contaminazione crociata (cross contamination) e avviene quando involontariamente, durante uno qualsiasi dei momenti della produzione di un alimento, un allergene ne viene a contatto.
L’alimento in questione non contiene direttamente l’allergene tra i suoi ingredienti, ma nello stabilimento in cui viene prodotto esiste anche una filiera di prodotti in cui questo allergene è contenuto.
In sostanza, quando si segnala che un alimento “può contenere tracce di” un allergene o che “è prodotto in uno stabilimento in cui si utilizza anche” il suddetto allergene, è bene sapere che questo avviene a tutela di coloro che soffrono di allergie o intolleranze alimentari, considerando che alcune persone possono avere gravi effetti anche solo a causa del contatto con esso.
Pertanto il prodotto con queste indicazioni non contiene l’alimento in sé e, proprio grazie al fatto che la contaminazione può essere solo involontaria, la produzione viene effettuata con macchinari dedicati o ai quali viene effettuato un lavaggio di routine. Inoltre, per essere considerato “traccia”, la presenza dell’allergene è bassissima.
Speriamo di aver chiarito il significato di “Può contenere tracce di…”. Nel caso in cui aveste bisogno di ulteriori chiarimenti, potete commentare l’articolo o inviare una email all’indirizzo info@esserevegan.it
Quando in un alimento c’è scritto può cantante tracce di pesce intendono anche crostacei?
Ciao Antonella,
pesce e crostacei sono due allergeni distinti.
Il regolamento Europeo ha individuato i 14 allergeni alimentari principali, essi sono:
Cereali e derivati
vengono considerati allergeni tutti i cereali contenenti glutine come grano, segale, orzo, avena, farro, kamut.
L’elenco si estende anche ai loro ceppi ibridati e ai prodotti derivati.
Crostacei
vengono considerati allergeni le proteine provenienti da gamberi, gamberetti, scampi, granchi, aragoste, astici.
Ovviamente bisogna evitare anche i prodotti che contengono ingredienti derivati dai crostacei.
Uova
considerate allergeni sia cotte che crude, ed anche se presenti in prodotti derivati come: pasta all’uovo, biscotti, torte, frittate, maionese, creme, cibi panati, sformati, ecc.
Pesce
l’allergia si può manifestare per tutti i tipi di pesce e per i prodotti derivati, fatta eccezione per gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o come chiarificante nella birra e nel vino.
Arachidi
le principali fonti di allergeni sono i prodotti derivati come l’olio di arachidi, il burro di arachidi, la farina di arachidi, il latte di arachide utilizzati come ingrediente per creme, snack, torroni ecc
Soia
le proteine fonti di allergie sono presenti in tutti prodotti a base di soia, fatta eccezione per: olio e grasso di soia raffinato, tocoferoli misti naturali, tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia, oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia, estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia.
Latte
e i prodotti a base di latte o di lattosio, fatta eccezione siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici e il lattiolo.
Frutta a guscio
ovvero mandorle, nocciole, noci, noci di acagiù, noci di pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia e tutti i prodotti da essi derivati,
fatta eccezione per quelli utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici.
Sedano
che sia presente in pezzi o in prodotti derivati come preparati per zuppe, salse e concentrati vegetali.
Senape
allergene che si può ritrovare tra gli ingredienti principali di salse e condimenti e soprattutto nella mostarda
Sesamo
spesso i semi interi sono usati per la preparazione del pane, ma spesso si riscontrano tracce di sesamo in alcuni tipi di farine;
Anidride solforosa e solfiti
solo se in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2 (usati come conservanti) vengono riscontrati in conserve di prodotti ittici, cibi sott’aceto, cibi sott’olio e in salamoia, marmellate, aceto, funghi secchi, bibite analcoliche e succhi di frutta.
Lupini
presente ormai in molti cibi vegan, sotto forma di arrosti, salamini, farine e similari che hanno come base questo legume, ricco di proteine
Molluschi
presenti in piatti a base di canestrello, cannolicchio, capasanta, dattero di mare, fasolaro, garagolo, lumachino, cozza, murice, ostrica, patella, tartufo di mare, tellina e vongola, o nei derivati degli stessi.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni non esitare a chiedere.
Saluti