“Ciao, mi chiamo Nello, e sono diventato vegano dodici anni fa per caso, grazie ad un cane che mi ha letteralmente fatto capire tante cose che prima del suo incontro io ignoravo del tutto.
Lui si chiamava Birillo, ed un pomeriggio di agosto spuntò dove lavoro, giù al mio chiosco, nel centro storico di Salerno. Era spaesato, impaurito, e molto affamato. Inizialmente si mostrò titubante, poi si avvicinò a me dalla disperazione, ed io senza pensarci due volte lo accolsi con estrema dolcezza portandolo a casa mia.




Ingenuamente pensai che qualcuno lo avesse smarrito, invece lo avevano abbandonato, e prima di arrivare a questa conclusione mi misi alla ricerca di eventuali persone che lo stessero cercando. Dando pure un’occhiata in rete trovai degli annunci di gente che cercava il proprio cane perso nella mia zona, ma nessun cane in questione era Birillo.
Andando da un sito all’altro mi trovai davanti una pagina “strana” che parlava di veganismo. Per me allora era una parola nuova, non l’avevo mai sentita, non sapevo neppure cosa significasse quel vocabolo poiché conoscevo solo i vegetariani.
Cliccai sul sito per curiosità, per approfondimenti, e quando appresi ciò che significava non potei fare a meno di farmi coinvolgere. Mi misi a guardare ciò che avviene negli allevamenti intensivi, nei macelli, nei circhi, negli acquari. Vidi tutto l’orrore che gli animali ogni giorno subiscono a causa dell’uomo e delle nostre scelte individuali.
Da quel momento in poi stroncai subito col cibarmi di carne, uova, latte e derivati. Poi man mano cominciai a prestare attenzione anche a come mi sarei vestito in futuro, e a come indirizzare i miei acquisti per cercare di avere un minore impatto sull’ambiente.
Decisi che avrei fatto il possibile per fare la mia parte e non uccidere tutti gli animali che come Birillo sono anime pure che provano emozioni ed hanno dei sentimenti. Dopo dodici anni eccomi qui, felice e sereno per aver fatto una delle scelte più importanti della mia vita.
L’unico rammarico è di non averla fatta prima, avrei evitato le pene dell’inferno a tanti altri animali indifesi.
Birillo purtroppo oggi non c’è più, se n’è andato via troppo presto con un brutta malattia, e non c’è giorno che io non pensi a lui e a quanto la sua apparsa nella mia vita l’abbia arricchita. Ogni volta che vedo un animale, che sia un cane, un gatto, una farfalla, una mucca o una gallina, vedo lui, perché tutti gli animali sono uguali.”